Arte e cultura in vacanza

Anche in vacanza – che sia di mare, di montagna o di altro genere – ti piace non rinunciare alla cultura? Ecco qualche suggerimento per coinvolgere i tuoi figli e assicurarti la vacanza che desideri.

Finalmente estate e tempo di vacanze! Forse non subito o forse invece hai già iniziato a rallentare, resta il fatto che prima o poi, se hai almeno un bimbo a casa, uno stop durante l’estate credo proprio che te lo concederai. E se non sei tipo da giornate intere in spiaggia senza mai tirare il fiato o non hai una passione sfrenata per la montagna senza alternative (ma anche per questi casi ho qualcosa da suggerire), è probabile che tu ti stia attrezzando per coinvolgere i tuoi figli in più o meno elaborate occasioni culturali.

La vuoi qualche idea in più? Io provo a dartela.

N.B. Non sto parlando di quella vacanza organizzata appositamente per visitare la cattedrale di Otranto tra una spiaggia bianca e una scogliera, o il MART di Rovereto tra un’escursione e l’altra in montagna, ma di quella vacanza di totale relax che hai prenotato pensando prima di tutto ai tuoi bambini e al tuo riposo (ehm, esiste questo tipo di vacanza?!), senza verificare che nei dintorni ci fosse qualcosa di culturale da visitare. Dammi retta: c’è.

Tesori nascosti al mare o in montagna (o a casa tua)

Il punto è questo: non importa dove sarete, se in spiaggia oppure in montagna o ancora in campagna, resta il fatto che lì intorno a voi, proprio in quel piccolo borgo di mare o in quell’amena cittadina sul lago o in quel paesino arroccato sulle Alpi c’è sicuramente qualcosa da scoprire!
Un castello, una piccola chiesa, un palazzo signorile, un museo inconsueto: prima di partire informati bene su cosa potrete trovare, con la stessa cura che metti nel cercare l’alloggio migliore o il ristorante tipico. È probabile che scoverai qualche luogo particolare che merita tutta la vostra attenzione, forse semplicemente una piazza o un incrocio di vie che hanno qualcosa da raccontare.

In questo modo dopo una giornata intera sotto l’ombrellone o dopo un’appagante escursione montana, sarà un gustoso diversivo perdersi tra i vicoli del borgo di mare o godersi il fresco nella chiesina del paese o ancora scoprire la storia che si nasconde dietro il monumento in piazza, o entusiasmarsi nel museo di turno.

Se poi non hai modo di partire per una vera e propria vacanza, io non mi scoraggerei: spesso anche a casa propria, o a poca distanza, si nascondono tesori di cui non siamo consapevoli e l’estate, con le lunghe giornate da riempire e il caldo a cui scampare, può essere l’occasione giusta per scoprirli. Un esempio banale che mi riguarda in prima persona: abito vicino a Cascina, in provincia di Pisa, e da molto so che nella chiesa di San Benedetto è conservato un paliotto in alabastro del Trecento proveniente dall’Inghilterra (si tratta di una scultura con personaggi che parla un linguaggio spiccatamente medievale), eppure non mi sono mai organizzata per andare a vederlo. Ecco un perfetto proposito per un pomeriggio o una mattina d’estate! L’importante è informarmi bene prima, per conoscere gli orari di apertura della chiesa, dove almeno per il tempo della visita potrò godermi un po’ di fresco con il mio bimbo (e poi farlo sfogare al parco vicinissimo).

Prima della partenza: come informarsi

Va da sé che il primo modo per informarsi sulle destinazioni delle nostre vacanze è contattare i canali ufficiali: i consorzi e le vecchie aziende di promozione turistica, i punti informazione, i comuni stessi, ecc. Basta una semplice telefonata oppure una banale ricerca su internet per rintracciare i siti istituzionali dove trovare indicazioni aggiornate (verifica sempre che lo siano davvero) ed eventuali programmi di eventi estivi.
Ormai tutte le località turistiche, e non solo, organizzano un calendario di attività per la stagione: puoi controllare se ne esistono di apposite per i bambini o le famiglie e se tra queste ce n’è qualcuna che può soddisfare il tuo desiderio d’arte e cultura. A volte anche una gita in battello con tappa in qualche luogo interessante può essere un buon compromesso! 

Non scordare che oltre ai programmi ufficiali potrai trovare anche altre occasioni organizzate da realtà diverse, associazioni o liberi professionisti. Per esempio potrebbero esserci guide turistiche family friendly che organizzano tour giocosi per la famiglia (un po’ come faccio io): se non trovi attività a calendario puoi informarti per un eventuale tour su misura. Ricordati sempre di verificare che si tratti di guide turistiche abilitate, cioè che siano in possesso del regolare patentino che viene rilasciato solo dopo aver superato esami specifici.

Se poi nei dintorni c’è un museo, molto probabilmente troverai anche attività apposite per i bambini oppure materiale didattico adatto ad essere utilizzato dalla famiglia per una visita a misura di bambino, chiedi sempre!

Altri canali per reperire informazioni 

Una volta le indicazioni più interessanti su luoghi particolari da visitare si trovavano grazie al passaparola e in realtà ancora oggi è così, solo che questo signor Passaparola si è decisamente insuperbito, amplificato da tutti i forum che si trovano su internet, dai gruppi Facebook o dai portali di recensioni.

Sai che esistono gruppi Facebook in cui i genitori si danno consigli proprio sulle vacanze? Io conosco questo, dove le persone chiedono e trovano suggerimenti più o meno specifici. C’è la possibilità di leggere i consigli già dati ad altri oppure formulare la propria particolare richiesta e vedere se qualcuno sa rispondere; spesso alcune informazioni – sembra strano che accada ma è così – non si trovano su internet o sulle brochure turistiche e solo tramite esperienza diretta si può venire a conoscenza di quella tale associazione che ogni venerdì pomeriggio accompagna i bambini in visita al palazzo Tal dei tali appositamente aperto per l’occasione. 
Non ti fidi delle opinioni altrui e delle recensioni? Fai bene! :) Io penso però che si possa imparare a farne buon uso e se ci si sofferma sui soli dati oggettivi e non sulle sensazioni o i gusti personali (che grazie al cielo sono tutti diversi), possiamo trarre moltissimi dati utili.

Soluzioni fai da te

Se non trovi attività organizzate adatte al tuo caso puoi senz’altro darti da fare e ideare qualche strategia per concederti una passeggiata in paese con sosta nel Museo del profumo o un’escursione nella vicina villa rinascimentale o ancora una visita nella pieve di campagna.
Come?

Ovviamente dipende dall’età dei tuoi figli e da quanto già sono abituati a queste occasioni, ma la prima regola è senz’altro non crearsi aspettative troppo alte che rischierebbero di caricare di tensione il momento della visita e deludere profondamente tutti quanti.
In secondo luogo informati prima (attraverso tutti i canali che abbiamo visto) su cosa potrai trovare: la casa-museo dell’intellettuale famoso, un tratto di mura medievali, un dipinto barocco nella chiesa secondaria.
Puoi consultare in primo luogo una guida cartacea della zona che visiterai (sai che puoi prenderle in prestito anche in biblioteca?), ma a volte può essere sufficiente la pagina di Wikipedia per scoprire qualche dettaglio interessante e soprattutto vedere immagini in anteprima.
E non scordare i numerosi blog di viaggio! Ne esistono tanti formato famiglia, uno fra tutti Piedini in viaggio o i portali veri e propri come Familygo, che oltre a dare consigli minuziosi possono essere fonte di curiosità e racconti utili da utilizzare. Come i miei Racconti d’Arte: tra quelli già scritti potresti trovarne qualcuno adatto.

A volte basta l’aneddoto giusto su cui costruire la propria storia per coinvolgere i bambini: “in piazza XX Settembre c’è un gradino che è noto come gradino del diavolo e ti spiego perché…”. Guardatelo in foto e prova a raccontare in anteprima la storia, caricandola di dettagli personali, se può essere utile, creando un po’ di suspence e un reale desiderio di vederlo dal vivo per ascoltare un’altra volta la storia. Perché, per esperienza, quella delle storie è quasi sempre una carta vincente.

Puoi in alternativa inventare qualche gioco andando a caccia di colori, o di parole con l’iniziale giusta, come ti ho suggerito nel post su come visitare una città d’arte con i bambini, quei consigli valgono anche in questo caso.

Infine: improvvisa!

Se poi non hai avuto modo di informarti per tempo, non ti scoraggiare! Wikipedia e la rete sono sempre a portata di mano e soprattutto, davanti a un pannello informativo all’ingresso del palazzo storico in centro, àrmati di inventiva e comincia ad osservare insieme ai tuoi bambini tutto quello che potete: forme geometriche, forme strane, mascheroni, materiali comuni o materiali preziosi ecc. Ogni dettaglio che noterete può nascondere una storia da improvvisare insieme, magari a turno, aggiungendo particolari mentre gustate il vostro gelato.

Sarà un modo per abituarsi a guardarsi sempre intorno, osservare con attenzione e non sottovalutare le bellezze del nostro patrimonio culturale, per imparare col tempo a comprenderle, apprezzarle e da grandi, magari, a tutelarle meglio di quanto stiamo facendo oggi.


La foto di copertina è una vista di Vernazza ed è stata scattata di Alexey Turenkov via Unsplash.

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