Storia di un annuncio: Maria e l’angelo

Un nuovo post di Racconti d’Arte, la serie dedicata ai bambini e ai loro genitori. Qui trovi alcune semplici istruzioni su come leggerlo.

Vuoi ascoltare la storia anziché leggerla? Ecco qua il podcast con la mia voce narrante (non scordarti di seguirla con le immagini sotto gli occhi). Puoi ascoltare il podcast anche su Spotify e su iTunes.

Ecco la storia di una ragazzina come tante divenuta famosa come poche. 

Questa è la storia di una giovinetta, una ragazzina insomma. Non so dirti di preciso quanti anni avesse, dicono 14, forse 15; di sicuro era poco più di una bambina all’epoca dei fatti che ti racconto, ma è vissuta così tanto tempo fa che allora a quell’età non si andava a scuola né tanto meno si trascorreva il tempo a chattare con gli amici o in giro in motorino. E allora cosa faceva questa ragazzina? Ma soprattutto: chi era?

Ti presento Maria

Una donna giovane e bella sta ascoltando o forse aspettando qualcuno.

Il suo nome è Maria ed eccola qui, in piedi su una mensola di marmo decorata con fiori, foglie arricciate e una pigna. È in piedi con tutto il peso appoggiato su una gamba: lo vedi bene anche se le gambe sono coperte dall’abito lungo e dal mantello, perché il braccio sinistro è piegato e regge un libro aperto, proprio come se fosse appoggiato sul fianco più stabile della ragazza. Cosa sta facendo Maria?
In questo momento si sta indicando con la mano destra, appoggiata sul petto, e sta pensando una cosa tipo “tocca a me? hai detto a me?”.
Forse sta dunque parlando con qualcuno e in effetti la sua testa è un pochino girata da un lato.

Vuoi sapere chi sta guardando e a chi si sta rivolgendo?

Maria annunciata, Foto di Sailko, CC BY 3.0, File originale qui

Angelo annunciante, Foto di Sailko, CC BY 3.0, File originale qui

Gabriele, il nostro interlocutore

Riccioli biondi, nasino gentile, bocca sorridente: ecco a chi è rivolta Maria.

Ora capisco! Guarda come è grazioso questo giovane dai capelli biondi, anzi dorati: se io fossi Maria mi verrebbe da sorridere molto più di così guardandolo, è davvero carino! Ma dunque chi è? Un suo spasimante?
Guardiamolo bene: è in piedi su una mensola uguale a quella di Maria, è girato proprio nella sua direzione e indossa un lungo mantello drappeggiato sopra un altrettanto lungo abito che gli copre anche i piedi. La mano sinistra è appoggiata sul petto e la destra, incrociata, tiene in mano qualcosa, sembrerebbe quasi un bastoncino. E invece è un cartiglio, un messaggio scritto su una striscia di carta che è stata poi arrotolata, e Gabriele, così si chiama il giovane, la tiene stretta nella mano. Sarà un messaggio per Maria?

Un messaggio sconvolgente

Gabriele porta a Maria una notizia inattesa custodita in un cartiglio.

Gli indizi parlano chiaro: Gabriele ha un messaggio da consegnare a Maria, ma se stai immaginando che sia una dichiarazione d’amore da parte sua o di qualcun altro poco coraggioso (del resto abbiamo detto che all’epoca non si chattava e allora forse scriversi dei bigliettini d’amore per i timidi poteva essere una buona soluzione), dicevo se stai pensando a un messaggio d’amore sei sulla strada sbagliata.

È vero, Gabriele è proprio sorridente e sembra davvero felice di quello che ha appena detto a Maria, ma forse il suo sorriso serve ad indorare la pillola, perché ti assicuro che la notizia che le ha dato è piuttosto sconvolgente e te l’avevo anche già raccontato brevemente nel mio primo Racconto d’Arte. In effetti Maria non ricambia lo stesso sorriso e anzi, mi verrebbe da dire che è attonita, cioè stupita, sorpresa, senza parole. 

Cosa avrà mai detto di così incredibile Gabriele?!

Angelo annunciante, Foto di Sailko, CC BY 3.0, File originale qui

Maria annunciata, Foto di Sailko, CC BY 3.0, File originale qui

La vera identità di Gabriele

Chi è realmente l’interlocutore di Maria e cosa accade tra di loro.

Tanto per cominciare devo svelarti che Gabriele non è un semplice giovanotto. Il suo aspetto ci trae in inganno perché manca una caratteristica fondamentale che ci avrebbe aiutato da subito a identificarlo come un angelo: le ali! 
Per questo la scena sembra piuttosto una normale conversazione tra due giovani: guardali lì, si trovano in una chiesa di Pisa, Santa Caterina, e sono due statue poste su due mensole ai lati dell’altare maggiore, cioè proprio nella parte più importante dell’edificio e in posizione un po’ rialzata. Si guardano dunque da molto lontano e se vai dentro Santa Caterina ad osservarli ti ritroverai proprio nel mezzo della conversazione. 

Ma come sono andate le cose? La storia raccontata nella Bibbia ci dice che Maria se ne stava tranquilla nella sua casa a fare quello che faceva molto spesso e che noi prima abbiamo provato a immaginare: pregare. Lo vedi il libro aperto che tiene con la mano sinistra? È un libro di preghiere ed è stata colta talmente di sorpresa dall’arrivo di Gabriele che ancora lo tiene in mano e non ha fatto in tempo neppure a chiuderlo.

Ci risiamo però: ma cosa le avrà detto di tanto straordinario questo angelo, anzi, arcangelo?

Un bambino in arrivo

Ecco il messaggio di Gabriele. E la risposta di Maria.

“Ave Maria, piena di grazia”. Questa frase forse l’hai già sentita altre volte. È il saluto che porta Gabriele a Maria appena la vede e significa: buongiorno Maria, tu sei piena di grazia, Dio ti è favorevole e vuole il tuo bene. 
Fino a qui tutto ok.
Poi prosegue e le dice: nel tuo grembo, cioè nella tua pancia, sta crescendo una creatura che tra nove mesi nascerà; la chiamerai Gesù. Sappi che è il figlio di Dio.

Wow! Non ti sembra una notizia davvero wow che giustifica appieno la faccia di Maria?! Ha 14 anni! Va bene, forse 15, ma non è sposata, non ha un fidanzato, fa una vita normale da ragazzina e tutto a un tratto scopre che sta per avere un bambino. E che bambino! Il figlio di Dio. 
Però Maria anziché dire: “Cosa???” si sbalordisce un istante, si scosta con il corpo appoggiandosi sulla gamba più lontana dall’angelo e con la mano sul petto dice: ma io come posso? Non ho marito…però se lo dice Dio va bene, io sono al suo servizio.

Marmo bianco o colorato?

Non resta che osservare da vicino le due statue per scoprire come sono fatte.

Una ragazza spaventata ma coraggiosa e un bellissimo angelo rassicurante e affettuoso: ecco dunque chi sono i nostri due giovani che abbiamo identificato grazie ai dettagli che ha aggiunto Nino Pisano, lo scultore che ha realizzato le due statue in marmo bianco. 
Se vai a osservarle di persona noterai ancora meglio che in realtà i mantelli che indossano sono in parte colorati. Vedi che le pieghe di entrambi conservano tracce di colore blu? E un bordo dorato come i capelli di Maria e Gabriele. È una cosa che accade abbastanza frequentemente alle sculture antiche (queste hanno circa 650 anni!), che per motivi vari non conservano più i loro colori originari: non ti sembrano bellissime anche così, quasi completamente bianche?

Come va a finire la storia penso tu lo abbia già sentito da qualche parte: sai che ogni anno a Natale i cristiani ricordano proprio la nascita di Gesù? Cioè quel bambino che ha iniziato a crescere nella pancia di Maria a partire dall’annuncio dell’angelo.

Se vai a trovare Maria e Gabriele mi raccomando, non scordare di raccontarmelo!


Per l’adulto che legge

Il gruppo scultoreo dell’Annunciazione – così si chiama abitualmente la rappresentazione di Maria che riceve l’annuncio dell’angelo Gabriele – si trova all’interno della chiesa di Santa Caterina a Pisa, anche se fu inizialmente realizzato per San Zeno, all’epoca abbazia camaldolese, intorno agli anni ’60 del Trecento.
Ne è considerato autore Nino Pisano, uno dei tanti scultori detti pisano proprio perché nati e operanti a Pisa: Nino è figlio di Andrea Pisano ed è conosciuto per aver realizzato un monumento funebre sempre in Santa Caterina e il rilievo in legno detto Madonna dei Vetturini che puoi vedere sotto i portici all’inizio di Borgo Stretto (quella è una copia però, l’originale è al Museo di San Matteo).

Ti consiglio una visita alla chiesa di Santa Caterina, soprattutto se leggi in tempo reale questo post: in autunno la piazza adiacente alla chiesa è un incanto e c’è molto spazio per passeggiare, giocare, mangiare un gelato seduti su una panchina. La chiesa è molto suggestiva, luminosa e candida all’esterno e grande, spaziosa e buia all’interno, con il pavimento lastricato di tombe terragne, cioè con lapidi poste a terra, e brillanti vetrate colorate.

Se vuoi maggiori notizie su Nino Pisano puoi leggere la dettagliata biografia sull’Enciclopedia dell’Arte Medievale online, mentre per vedere una carrellata di immagini della chiesa di Santa Caterina ti rimando alla galleria su Flickr.

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