Dodici mesi in un mosaico

Un nuovo post della serie Racconti d’Arte, ciclo di storie legate all’arte scritte appositamente per i bambini. Qui trovi una guida alla lettura e alcuni chiarimenti.

Vuoi ascoltare la storia anziché leggerla? Ecco qua il podcast con la mia voce narrante (non scordarti di seguirla con le immagini sotto gli occhi). Puoi ascoltare il podcast anche su Spotify e su iTunes.

Un anno intero racchiuso in un pavimento: il ciclo dei mesi della Cattedrale di Otranto.

Particolare del pavimento della cattedrale di Otranto. Foto di FramoOpera propria, CC BY-SA 3.0, File originale qui

Questa è la storia lunga un anno dell’uomo lavoratore. L’uomo chi? Un uomo qualunque, come quelli che vivevano tantissimi anni fa (mille anni o giù di lì) e che per campare non avevano che da lavorare.
Ma mica come noi oggi, che di mestiere facciamo gli insegnanti, gli impiegati, le manager, le dottoresse, gli ingegneri, le postine, i ballerini, le attrici…potrei andare avanti all’infinito. E tu? Che mestiere farai da grande?
In realtà  alcuni di questi lavori esistevano anche un tempo, ma quelli che fa l’uomo della nostra storia sono tutti di fatica. Lavori cioè che fanno sudare, abbronzare d’estate a forza di stare all’aria aperta e stancare le braccia a forza di sollevarle e portare pesi.
Sono i lavori della terra.

gennaio febbraio marzo aprile

Particolare del pavimento della cattedrale di Otranto, mesi di Gennaio, Febbraio, Marzo, Aprile. Foto di FramoOpera propria, CC BY-SA 3.0, File originale qui

Che l’anno abbia inizio

Gennaio e febbraio e nessun segno di fatica. 

Va bene. Terra e fatica, muscoli e sudore. Inizia l’anno dell’uomo lavoratore e a Gennaio che cosa trovo? Un signore comodamente seduto davanti al fuoco a fare…niente! Un bel niente. Lo vedi anche tu? Ok, forse non è seduto proprio comodo, perché quello su cui è appoggiato assomiglia a uno sgabello e non a una poltrona, ma è al calduccio, con il capo coperto, davanti a una fiamma scoppiettante e con un animale sulla testa.
Quello è un Capricorno e se conosci i segni zodiacali saprai che è proprio il segno di gennaio e questa immagine ce lo ricorda.

In ogni cerchio, che chiamiamo clipeo, si trova un mese rappresentato dal famoso uomo lavoratore. Forse gennaio è un mese davvero troppo freddo per stare all’aperto a lavorare e poi cosa vuoi lavorare? La terra è a riposo, gli alberi sono spogli e in casa fa buio così presto che senza corrente elettrica non si riesce a fare granché, tanto vale riscaldarsi un po’ e aspettare. Vedrai che il prossimo mese si comincerà a faticare.

Febbraio. Oh, c’è una donna accanto a un trespolo e sta cuocendo la zuppa dentro a un paiolo, mentre in basso un maiale intero cuoce allo spiedo. Va bene, la donna sta lavorando ma per farsi poi una bella mangiata! Io il sudore ancora non lo vedo…
Vedo invece una specie di angioletto che versa acqua da una brocca. Sarà forse il segno dell’Acquario?

Primavera nell’aria

Toillette e passeggiate, le principali occupazioni della bella stagione.

Saltiamo il tronco del grande albero da cui pendono i clipei che stiamo osservando e arriviamo a Marzo, l’inizio della primavera: finalmente si sta all’aperto! Non proprio. Marzo è così, lo avrai sperimentato anche tu, le giornate si allungano ma c’è sempre fresco, poi un giorno piove e il giorno dopo c’è il sole, non è ancora il momento per iniziare a giocare all’aria aperta con assiduità. 
Però qui non parliamo di gioco ma di lavoro e infatti il nostro uomo è ora seduto con una gamba piegata, al chiuso della sua casa. Ed è tutto nudo. Dopo una giornata intera passata nei campi è finalmente giunto il momento del riposo e dell’igiene personale. Quante volte avrai sentito dire la sera: lavati i piedi! Ecco, il nostro uomo si sta proprio pulendo i piedi con un arnese apposito, perché quei piedi sono stati in mezzo alla terra tutto il giorno, probabilmente senza scarpe o con calzari non così impermeabili e adatti al lavoro come i nostri scarponcini da trekking.
E i pesci sulla sua testa non sono il lampadario di casa ma: indovina un po’? Il segno dei Pesci, che inizia proprio a marzo.

Con Aprile ecco un pastore che accompagna le sue bestie al pascolo: ha un bastone in una mano e con l’altra incoraggia le capre e forse i cani a proseguire, sarà una lunga giornata di attesa. 
L’Ariete in alto sembra andare in direzione contraria e infatti non partecipa al pascolo ma ci ricorda che è iniziato lo zodiaco: è proprio lui il primo segno.

maggio giugno luglio agosto

Particolare del pavimento della cattedrale di Otranto, mesi di Maggio, Giugno, Luglio, Agosto. Foto di FramoOpera propria, CC BY-SA 3.0, File originale qui

Un albero di tessere

Cosa sono queste immagini e dove si trovano. Proseguiamo il nostro anno.

Certo questi personaggi sono un po’ strani. Ti sei chiesto cosa siano? Non sono dipinti e non sono sculture, ma – tieniti forte – sono un pavimento! Cioè si trovano a terra, in una bellissima cattedrale del sud Italia, a Otranto, e sono fatti a mosaico, piccole tessere di vetro e pietre che accostate l’un l’altra danno vita a queste immagini, proprio come se fossero un dipinto. Era un modo per decorare le  pareti o le superfici orizzontali degli edifici, nel nostro caso il pavimento, e allo stesso tempo raccontare un sacco di storie a chi frequentava quegli edifici. 

Entrando nella cattedrale di Otranto e soffermandoci sul mese di Maggio capiamo subito, noi come chi viveva mille anni fa, che a maggio ogni pianta fiorisce e la terra è piena di fiori, come i due rami che tiene l’uomo riccamente vestito (guarda come è decorato il suo abito, quello è segno di ricchezza) e seduto su un trono. Lo so, non ti sembra proprio un trono, anzi dimmi: cosa ti sembra? Questo era il modo di rappresentarlo, con un comodo cuscino di cui vediamo le estremità.
L’uomo di maggio ha la testa incorniciata da un Toro, il segno dello zodiaco.

I rami fioriti proseguono la loro strada in alto e in basso, ricordandoci che stiamo osservando gli elementi di un grande albero, e sulla destra finiscono nel tondo del mese di Giugno, dove un contadino con il berretto a cono sta falciando il grano maturo (al sud tutti i lavori della terra sono in anticipo di almeno un mese perché il sole scalda di più!). A me viene caldo solo a guardarlo e quelle spighe di grano mi sembrano quasi i segni dell’afa che si alzano da terra. Li vedi ora la fatica e il sudore? Sono necessari per tagliare tutto il grano e fermarlo nelle fascette stese di fianco, proprio sotto i due Gemelli che sembrano danzare guardandosi.

Estate

Tempo di mare e di bagni? Purtroppo non per tutti.

È sempre più caldo, inutile negarlo, e a Luglio sarebbe tempo di starsene al mare sdraiati sotto un ombrellone e non strabuzzare gli occhi dalla fatica come fa questo contadino! Ha le braccia sollevate e le mani che stringono il correggio, una specie di bastone da cui pendono altri due bastoni, che servono per battere il grano e separare la parte buona da tutto il resto, con l’aiuto di pala e forcone posti lì a fianco. 
Contadino! Ti racconterei del mare e delle corse a rincorrere le onde e dei granchi che scappano quando cerco di giocarci, come il segno del Cancro sulla tua testa, ma chissà se tu un bagno rinfrescante la sera quando torni a casa riesci a fartelo, sarebbe già molto.

Allora dimentichiamo i dispiaceri del contadino e seguiamo il suo lavoro ad Agosto, quando già ad Otranto è tempo di vendemmia. E mentre con una mano taglia i grappoli d’uva dalla vigna, con il piede già la pigia dentro un secchio: tu lo hai mai fatto? 
Sembra quasi che il Leone sopra di lui voglia leccargli il berretto, ma ormai lo sai, è il segno dello zodiaco.

Particolare del pavimento della cattedrale di Otranto, mesi di Settembre, Ottobre, Novembre, Dicembre. Foto di FramoOpera propria, CC BY-SA 3.0, File originale qui

È quasi vino

Arriva l’autunno e procede il lavoro a pieno ritmo: pigiatura dell’uva e aratura.

In effetti il contadino di agosto sembrava un po’ frettoloso a voler pigiare l’uva nel secchio quando ancora la stava raccogliendo. Tocca a Settembre fare una bella corsa sul posto dentro un largo tino, aiutandosi con due bastoni. Guarda quanto bel mosto esce dal foro versandosi nel recipiente accanto! Il vino novello è vicino.
Chissà se anche la Vergine con la spiga in mano lì accanto sta aspettando proprio quello.

E ad Ottobre? Si torna alla terra, questa volta per ararla con l’aiuto dei buoi. Così l’uomo in camicia da notte con la cuffietta in testa prende un missile e lo punta contro il sedere dei buoi! Non ti sembra che stia andando proprio così? Invece quella è la veste normale del contadino, con il copricapo che protegge dal sole e trattiene il sudore, e il missile è semplicemente la punta dell’aratro, il vomere, che serve per smuovere la terra e prepararla alla semina. Meno male che ci pensano i buoi!
La Bilancia che pende trattenuta da una mano ci ricorda che siamo a metà dell’anno astronomico, nel punto di equilibrio tra il giorno e la notte.

Le ultime fatiche

È quasi tempo di riposo in vista dei mesi invernali. Cosa resta da fare?

Ci siamo quasi, l’anno sta per concludersi e bisogna stare attenti: non è ancora tempo di cedere e ci si deve dar da fare.
Il contadino a Novembre semina il campo trattenendo i semi nella veste e spargendoli con una mano. Ma è già pronto a prendere l’ascia in spalla e fare un po’ di scorta di legna per l’inverno imminente. Chissà se quegli oggetti intorno sono le provviste che lo attendono: una coscia di prosciutto e un buon tarallo gigante! Questo sembra quella specie di fiore accanto allo Scorpione dello zodiaco.

È quasi tutto pronto, non resta che un’ultima scorta da fare: un po’ di carne per i duri mesi invernali. Ed ecco che a Dicembre il nostro uomo si appresta a macellare addirittura un cinghiale, trattenendolo per le orecchie e puntandogli un lungo coltellaccio. Poi sarà il turno del maiale di fianco. 
Non sembra anche a te che l’Ariete lì sopra voglia vendicare i due animali puntando la freccia contro il cacciatore? 

E tu in che mese sei nato? Io quando il contadino si avvia nella vigna e inizia il suo raccolto: hai indovinato?

Mi raccomando, se hai in programma di andare al mare in Salento, ricordati di visitare la cattedrale di Otranto e di guardare proprio sotto i tuoi piedi!


Per l’adulto che legge

La raffigurazione dello Zodiaco nel pavimento della cattedrale di Otranto è solo una piccola porzione del grande mosaico che riveste la navata centrale.
È stato realizzato tra il 1163 e il 1165 da prete Pantaleone, come sappiamo da un’iscrizione, e raffigura un grande albero sostenuto da due elefanti, all’interno del quale si moltiplicano personaggi e storie: Adamo ed Eva, Sansone che lotta contro il leone, il Diluvio universale ecc. ed esseri mostruosi e fantastici, personaggi storici e di fantasia dei cicli cavallereschi, come Alessandro Magno e Re Artù.
Se il mosaico ti ha incuriosito puoi andare a questo link e scorrere la pagina per trovare un’immagine di insieme con didascalie, molto utile per capire meglio la sua articolazione. Oppure puoi andare sul sito Italian Ways dove trovi una bella galleria di foto per percepire la grandiosità del pavimento e osservare i curiosi particolari.
Per un breve approfondimento sui contenuti ti rimando invece ad un articolo di Atlante, il magazine della Treccani.

Sei mai stato ad Otranto? Conoscevi il mosaico? Raccontamelo qui nei commenti :)

2 commenti per “Dodici mesi in un mosaico

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